L’altra faccia del sogno americano – Maria Vittoria Vittori

Tre generazioni raccontate alternando i piani temporali, una sola città colta in tre epoche diverse, un unico desiderio di tutti i personaggi: riuscire a farcela. Quanto può essere ampio il loro spazio di movimento, quanta libertà ci può essere per loro? Se lo chiede – e lo chiede anche a noi che leggiamo – Margaret Wilkerson Sexton nel suo appassionante romanzo d’esordio La libertà possibile. La vita non è certo facile per la popolazione nera di New Orleans, in quegli anni Quaranta in cui ha inizio la storia: in un passaggio particolarmente significativo Evelyn e Renard, nella loro prima uscita, si spingono fino al magnifico City Park riservato soltanto ai bianchi: «un giorno potremo entrarci – sussurrò Renard – potremo sederci sotto le magnolie, salire gli scalini del museo». Eppure, se divieti e discriminazioni valgono per tutte le persone di colore, non per questo si deve pensare a una comunità compatta, perché al suo interno, come in ogni altra comunità, sono ben vive le differenze di classe. Quelle che l’autrice ci mostra in modo molto incisivo mettendo a confronto Renard, che per mantenersi agli studi ammazza polli in un supermarket e vive nella zona più degradata della città, e il padre di Evelyn, medico con una rispettabile posizione sociale, orgoglioso di essere il figlio del primo medico nero della Louisiana, che per la figlia – che studia da infermiera – avrebbe voluto molto di più. Jackie, figlia di Evelyn e Renard, si muove nella New Orleans degli anni Ottanta in cui i professionisti neri – avvocati, medici, banchieri – hanno conquistato nuovi spazi urbani e sociali che prima erano appannaggio dei bianchi; al tempo stesso, però, il ceto medio, pesantemente colpito dalla politica economica reaganiana, sta imparando a conoscere la precarietà. E i giovani licenziati e frustrati iniziano a far uso di crack, come il marito di Jackie, Terry, investito da una crisi che è sociale ma anche e soprattutto psicologica. E ancor di più sarà precario e in crisi il loro unico figlio T.C. che «non ricorda di aver conosciuto suo padre» e che entra e esce dalla galera, cercando ogni volta di rimettersi in piedi all’interno di una città quasi irriconoscibile, passata attraverso la devastazione dell’uragano Katrina.
Le storie di tutti i personaggi si alimentano dei profondi sommovimenti della loro città; e ci rendiamo conto, al termine di questo percorso, di aver attraversato l’altra faccia – quella in ombra – del sogno americano.

==============
M. Wilkerson Sexton. La libertà possibile
Trad. di Arianna Pelagalli
Fazi, Roma 2019
308 pagine, 17 euro | e-Pub 12,99 euro

Maria Vittoria Vittori su Leggendaria 139

Nell'antro di Angela - Paola Bono

5 Aprile 2020

Finzione e autobiografia. Chiara Mezzalama su Antonia – Journal 1965-1966 di Gabriella Zalapì

5 Aprile 2020

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.