
Leggendaria 161 | agosto – settembre 2023
La maternità – o più in generale la capacità generativa delle donne, legata al bios – è uno dei temi da sempre al centro del confronto teorico e delle pratiche sociali e politiche delle donne. Leggendaria se ne è occupata spesso e con continuità, seguendo i mutamenti di scenario che si sono avvicendati negli ultimi decenni e rilevando spesso l’ambivalenza che segna ogni presa di posizione. Il dibattito, mai sopito, sull’aborto, l’irruzione delle tecniche di riproduzione assistita, più recentemente la Gpa (Gravidanza per altra/o), le metodologie del parto all’interno del più ampio discorso sulla cosiddetta “medicina di genere” sono tuttora questioni di grande attualità. Elemento comune, ci pare, è stata nell’ultimo mezzo secolo – potremmo dire con più chiarezza da Simone de Beauvoir in poi – la questione della consapevolezza, della scelta: autodeterminazione, si è detto. Ma nel Tema che vi presentiamo abbiamo voluto tagliare analisi e testimonianze su quanto la maternità sia anche una questione intergenerazionale. Perché ci sono segnali che sembrano concordare in una direzione: se per le generazioni degli anni Settanta la maternità è stata spesso più una questione di “ruolo” – imposto e/o subito – per le giovani donne degli anni Duemila la scelta, quando è possibile, ha a che fare con il desiderio. Detto in altri termini, le mamme degli anni Settanta – che oggi magari sono felicemente nonne – sono state più figlie che madri, impegnate com’erano a combattere contro stigma sociali e pregiudizi culturali. Per le potenziali madri del terzo millennio, assecondare un desiderio, saperlo riconoscere e consentirsi una scelta davvero consapevole, porta felicità.
E dunque di madri felici vi parliamo in questo fascicolo, in un insieme di riflessioni e testimonianze curate da Barbara Mapelli e Silvia Neonato, che non negano le ancora enormi difficoltà che gravidanza-parto-prima infanzia comportano in un contesto come quello italiano in cui assai diffuso, specie per le giovani donne, è il fenomeno del precariato e molto carenti risultano i servizi medicali e sociali. Da non mettere in alcun modo in contrapposizione con la felicità – serenità? – di chi invece sceglie di non essere madre.
E dunque di madri felici vi parliamo in questo fascicolo, in un insieme di riflessioni e testimonianze curate da Barbara Mapelli e Silvia Neonato, che non negano le ancora enormi difficoltà che gravidanza-parto-prima infanzia comportano in un contesto come quello italiano in cui assai diffuso, specie per le giovani donne, è il fenomeno del precariato e molto carenti risultano i servizi medicali e sociali. Da non mettere in alcun modo in contrapposizione con la felicità – serenità? – di chi invece sceglie di non essere madre.