Leggendaria 169 - WOKE
Leggendaria 169 - WOKE
Retro

La parola “woke” si è diffusa come un virus incontrollato in ambito sociale e politico ma non risulta sempre ben chiaro a tutte/i né cosa in realtà significhi né come da chi e perché viene utilizzata. Quel che è certo è che ormai richiama immediatamente, e trasversalmente, una retorica oppositiva, binaria, delegittimante dell’interlocutore. Nata negli Usa dall’universo dei movimenti per denunciare, chiedere e rivendicare la fine delle discriminazioni, il rispetto delle differenze, l’inclusività di “minoranze” da sempre gravate di un “bias” spacciato come “naturale”, del woke si è rapidamente appropriato anche il fronte conservatore per ribadire le proprie posizioni tanto da essere risultato, di fatto, un fattore non secondario nella retorica tradizionalista della campagna elettorale di Donald Trump.
Una campagna esplicitamente anti-femminista, anti-LGBTQIA+, contro le politiche inclusive e, sullo sfondo, in generale e più sulla lunga distanza, anti-Welfare (istruzione e sanità): in tema di matrimonio, famiglia e genitorialità, di identità sessuali, di quote inclusive delle minoranze (ad esempio nei campus universitari) e così via.
In un rovesciamento che a tratti appare paradossale, il movimento woke è stato sempre più spesso accusato di essere “censorio”, di creare situazioni di contesto in cui bisogna stare attente/i a come si parla, quasi come se “non si potesse dire più niente”. Le legittime pretese di correttezza politica (politically correct) a volte sono apparse – non senza qualche ragione – espressioni di eccessiva rigidezza dogmatica.
Nei fatti, tra accuse e contro-accuse, tra reciproche rivendicazioni di superiorità “morale”, il fenomeno woke, amplificato dai social media, ha portato ad un acuirsi di quel clima di contrapposizione irriducibile che azzera le possibilità del dialogo e della mediazione – e dunque della “politica” per come l’abbiamo esercitata. I due fronti, letteralmente, non si parlano. E questo ha prodotto una tendenza sempre più forte allo “schierarsi” pro o contro sulle singole questioni.
Dagli Stati Uniti la temperie oppositiva ha rapidamente contagiato l’Europa, trovando terreno fertile nell’ondata montante delle destre – sovraniste, populiste, suprematiste – in ambiti diversi: dalle questioni poste dal femminismo alle politiche migratorie. Siamo in presenza di un fenomeno che non si esaurirà in tempi brevi. E dunque si dovrà tornare a parlarne.

Nell’ottantesimo Anniversario della Liberazione del campo di Auschwitz abbiamo dedicato un breve Focus alla Shoah, non per marcare una ritualità di maniera, ma perché si continua a scrivere e a pensare intorno ad un evento cardine del Novecento che sembra tornare, nelle sue dinamiche di spietatezza, di viva attualità. E in A/margine molto discutiamo di cinema e serie Tv. Cara Prof ci prepara alla giornata di riflessione e formazione di insegnanti che Leggendaria promuove insieme alla Sil (Società Italiana delle Letterate) e altre associazioni per la tappa conclusiva di Feminism/8 (Roma, 28 febbraio – 3 marzo 2025).
Infine, diamo il benvenuto a Susanna Panini che da questo numero cura la nuova rubrica Interdipendenze, che tratterà di temi dell’inter- e dell’anti-specismo di cui abbiamo trattato nel n. 165/2024 curato da Giuliana Misserville.

Questo che avete tra le mani è il primo numero del nostro 29° anno di pubblicazioni: per tutto il 2025 ci prepareremo festeggiare degnamente il nostro trentesimo compleanno! Vogliamo farlo con voi tutte e tutti: quindi se non l’avete già fatto, abbonatevi: vi promettiamo un anno leggendario…

Description

Leggendaria 169 | dicembre 2024 – gennaio 2025 | WOKE

Editoriale

TEMA/WOKE
a cura di
Elvira Federici, Monica Luongo, Barbara Mapelli

Luci e ombre
di Elvira Federici                                          

Bada a come parli
di Monica Luongo                                       

Il paradosso di Platone
di Barbara Mapelli                                    

La cultura della cancellazione
Conversazione con Costanza Rizzacasa d’Orsogna
di Barbara Waschimps                             

Vietato ascoltare: l’attivismo woke tra rispetto e censura
di Valeria Gennero    
                                
Cosa è FAMMI CAPIRE
di cosa si occupa

a cura di O.B.                                             

Le influenze nell’arte del movimento woke
di Redazione                                               

FOCUS/SHOAH

Spazi di libertà paradossale
di Daniela Maurizi, Loredana Magazzeni, Maria Luisa Vezzali                                   

La voce delle cose brilla di silenzio
di Annalisa Comes                                     

A/MARGINE

ARTE

Rappresentare i soggetti imprevisti
di Anna D’Elia                                            

CINEMA

Il cinema che non amava le donne
di Federica Fabbiani                                 

Squid Game: dalla Corea con furore
di Alessandra Quattrocchi                       

Un tempo di vicinanza
di Olimpia Bineschi                                   

INTERVISTE/

ROSA MONTERO
La gioia di essere vivi

di Maria Vittoria Vittori                           

SCRITTURE

L’iceberg delle scrittrici sommerse
a cura di Elianda Cazzorla                       

PRIMOPIANO

NADIA TERRANOVA
Rendere dicibile il dolore

di Serena Todesco                                     

ANTONELLA CILENTO
L’amore e la vendetta

di Nadia Tarantini                                     

ENRICA FERRARA
Nessuna verità è del tutto limpida

di Serena Todesco                                     

ARCHIVI E MEMORIE

Una tregua all’apocalisse cosmica
di Alessandra De Angelis                         

LAURA BOELLA
Un incontro tra voce e parola

di Paola Meneganti                                  

ARTE

L’arte come possibile spazio di resistenza
di Anna D’Elia                                            

CARA PROF

Imporre vecchi canoni
di Samanta Picciaiola                               

“Cara prof”: storia di una rubrica
di Silvia Neonato

Libertà per la scuola a Feminism/8
di Elvira Federici                                        

RUBRICHE

IN/VERSI
La lingua, il verso si fanno quotidiano.
La poetica di Anna Maria Carpi

di Anna Toscano                                        

GIARDINI IMMAGINARI
Noi siamo foresta
di Giuliana Misserville                              

INTERDIPENDENZE
La penna furente di Sara Ahmed
di Susanna Panini                                      

LETTURE

FRANCESCA SPADA
Ferita a morte

di Giuliano Capecelatro                           

DANIELA MATRONOLA
Costellazione di frammenti

di Maria Vittoria Vittori                           

SARA FICOCELLI
Niente di male

di Mariapia Achiardi Lessi                       

LINDA COTTINO
Una cordata di donne

di Alessandra Quattrocchi                       

GIUSI D’URSO
Una vita di manchevolezze

di Maria Vittoria Vittori                           

PAOLA LORETO
Nella curva dell’assenza

di Paola Poloni                                           

CRISTINA PACINOTTI
A passi incerti

di Mariapia Achiardi Lessi                       

MARIA ROSARIA VALENTINI
Misurare l’attesa con le lune

di Maria Vittoria Vittori                           

NEWS
a cura di Giulia Crispino