Leggendaria 122
Leggendaria 122
Retro

Pubblicità, stampa, televisione, cinema, fumetti, videogiochi, social media: le immagini veicolate da quella che gli esperti definiscono la “pornosfera” sembra essersi allargata a dismisura, sostenuta e promossa da un business miliardario globale, fino a permeare tutti gli spazi della nostra vita sociale e culturale. E se fino a qualche decennio fa si poteva ancora più o meno ragionevolmente distinguere tra erotismo e pornografia, oggi i contenuti hard sono accessibili anche quando non li si cerca, nelle trasmissioni in chiaro della Tv digitale dopo le 11 di sera, o da qualsiasi pc o smartphone a tutte le ore, a tutte le età, in qualsiasi contesto. Da “genere” ammantato da un alone di trasgressività, praticato dagli uomini e prodotto esclusivamente da e per uno sguardo maschile, la pornografia è stata definitivamente sdoganata come componente ineliminabile della cultura popolare che usa corpi e sesso per il marketing di qualsiasi cosa con una smisurata offerta à la carte per gusti e desideri sempre più specializzati. L’osceno è definitiamente in scena.

Argomento sommamente divisivo per il femminismo fin dagli anni Settanta, il dibattito sulla pornografia va aggiornato però tenendo conto dei profondi mutamenti avvenuti, delle soggettività emerse, dell’evoluzione dei linguaggi. Sappiamo bene di addentrarci su un terreno molto scivoloso ma proviamo nel Tema di questo numero, curato da Monica Luongo e Giorgia Serughetti, a riformulare le domande e ridisegnare la cartografia di un fenomeno che continua a presentarsi con una doppia faccia: da un lato, l’uso (e spesso l’abuso) dei corpi, e in particolare del corpo femminile, come oggetto di pratiche predatorie che mettono in scena il non-incontro con l’altro; oppure, al contrario, il potenziale liberatorio che un porno alternativo potrebbe avere se praticato fuori da logiche di potere. La questione resta soprattutto la modalità e la qualità delle relazioni, nella pratica della sessualità di soggetti in carne e ossa, anche quando esperita a partire dalla dimensione virtuale o immaginaria, come rivela prepotentemente l’aumento vertiginoso del dating on-line.

Il nostro Speciale è dedicato alla Turchia mentre in Primopiano parliamo di straordinarie figure di scrittrici e poete che meritano la nostra attenzione. Come due artiste diversissime e lontane nel tempo, quali Artemisia Gentileschi e Letizia Battaglia che trovate nella sezione a/margine. Le Letture possono ben nutrire la vostra lista di acquisti in libreria e le pagine dedicate ai libri per le/gli Under-15 anticipano alcune delle novità che saranno presentate all’annuale Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. Avete rinnovato l’abbonamento per la nostra Leggendaria? Sì? Grazie! Non ancora? Fatelo, abbiamo bisogno di stringerci nel cerchio caldo della nostre lettrici e dei nostri lettori. Abbiamo bisogno di tutte le nostre e le vostre energie per preparare il supernumero su Jane Austen che uscirà a fine maggio. Intanto, buona lettura.

Description

LEGGENDARIA N. 122/2017
CORPI • SGUARDI • DESIDERI
MARZO 2017 – 82 PAGINE

Editoriale
TEMA/PORNOGRAFIA
a cura di Monica Luongo e Giorgia Serughetti

Corpi Sguardi Desideri
Mentre appare sempre più labile il confine tra erotismo e pornografia, in uno scenario vasto e diversificato c’è da chiedersi se la produzione e il consumo di contenuti “a luci rosse” resti una roccaforte dell’immaginario maschile oppure possa aprire spazi alternativi e di liberazione per le donne. Tema da sempre fra i più divisivi per il femminismo, facciamo il punto su un mercato in vertiginosa crescita
di Monica Luongo e Giorgia Serughetti

Repressive o svergognate?
Un dilemma perseguita il femminismo fin dalle origini: come sottrarre
il corpo delle donne allo sguardo maschile così spesso violento e intrusivo. Un paradosso, se si pensa alla rivendicazione della sessualità e del libero uso del proprio corpo. Ma il punto è che non si può parlare di pornografia e femminismo senza tener conto del contesto
di Bia Sarasini

La merce empatica
Note sulla fruizione del materiale pornografico
di Nane Cantatore

Quel desiderio erotico di vedere
L’intima connessione tra il piacere e l’atto di vedere è legata a una delle prime forme di godimento per l’essere umano: il voyeurismo. Per questo il cinema è per sua natura pornografico e lo stretto rapporto che esiste tra il modo di produzione della nostra epoca e il medium che maggiormente lo rappresenta non può che portare alla “pornificazione” dell’immaginario sociale e collettivo
di Elisa Cuter

Come ci piace
Se tra gli sceneggiatori aumentano donne e omosessuali, la rappresentazione dei corpi e delle relazioni erotico-sessuali possono mettere in discussione il paradigma eteronormativo e contrastare il simbolico predatore
di Federica Fabbiani

Questione di sguardi
Il post-porno, dagli occhi di Lasse Långström ai miei
di Nina Ferrante

Ragazze del porno
Intervista alla regista Monica Stambrini, di Giorgia Serughetti

Un approccio libero all’uso del corpo. 
Intervista a Janina Rudenska, di Giorgia Serughetti

Se a muoversi è il letto
Da Alyna Reyes ai colpi di spazzola: come la narrativa segue l’evoluzione dei comportamenti e le tendenze sessuali
di Monica Luongo

Moltiplicare le ambivalenze
Il dating on-line è un fenomeno di proporzioni crescenti, che sta cambiando radicalmente le modalità di incontro e relazione tra soggetti
di Olimpia Bineschi

SPECIALE/TURCHIA

Curde e turche, fianco a fianco
Il tema dell’emancipazione femminile ha una lunga storia in Turchia ma è dagli anni Ottanta che emerge una critica al patriarcato kemalista che unisce turche e curde. Più recente la fondazione di un Congresso che, nonostante la crescente repressione, rappresenta le istanze dei movimenti femministi, progressisti, ecologisti, delle organizzazione Lgbtq e si richiama ai principi democratici multietnici multireligiosi e paritari di Rojava
di Monica Callegher

“Noi lottiamo per la vita”. E la bellezza.
Intervista ala regista Leyla Toprak di Alessandra Mecozzi

Nella Turchia di Erdoğan.
Incontro di Maria Rosaria La Morgia con Marta Ottaviani

PRIMOPIANO

Una singolare corrispondenza
Le lettere della scrittrice veneta Paola Drigo al noto storico dell’arte Bernard Berenson si leggono quasi un romanzo epistolare: illuminano ambienti e figure dell’Italia colta degli anni Trenta del Novecento ma rappresentano anche la biografia di una lettrice
di Adriana Chemello

Narrazioni resistenti: come dire e sopravvivere al trauma
Un volume in e-book che restituisce potentemente le figure, i saperi e le emozioni di un importante convegno della Società Italiana delle Letterate tenuto a L’Aquila, terra violata da raccontare senza cancellarne i segni della catastrofe
di Marina Vitale

Lo straniamento del non amore (Lena Andersson)
È una relazione radicalmente asimmetrica quella tra la poeta Ester
e l’artista Hugo
in un contesto
di vuoto
emotivo, silenzi e gelo. Un esperimento
senza Speranza
di Elvira Federici

Donne nel triangolo della letteratura
Cosa cambia il gesto di puntare lo sguardo sulla centralità della donna protagonista – come autrice, “personaggia” o lettrice? Una raccolta di saggi di critica femminista si interroga su chi sono, come vengono inventate, scritte rappresentate – e da chi – le nuove donne che campeggiano nel nostro immaginario
di Maria Serena Sapegno

Singolarità, parzialità, unicità (Tristana Dini)
C’è un punto di attrito tra biopolitica e democrazia: per le donne non ne va più di un destino, ma di una libertà. E di una nuova visione della soggettività
di Stefania Tarantino

La cura, dal privato alla politica
È possibile, partendo da Carol Gilligan, ripensare la cura alla luce delle riflessioni di Judith Butler sulla vulnerabilità?
Verso relazioni etiche di cura che rendano visibile la precarietà
di Mara Gottardi

Una rivoluzione viva che guarda al futuro
Una rivoluzione tuttora in progress.
 Una fitta rete di relazioni – prima di tutto quella tra una madre e una figlia – e una pratica di scrittura condivisa sostengono il racconto di cinquant’anni di femminismo
di Graziella Bernabò

La tela di Penelopeia (Lilliana Ferro)
di Maria Vittoria Vittori

Penelope e Odisseo, l’asimmetria del desiderio
Poema in due parti di Maria Clelia Cardona sul “non ritorno” di Ulisse, è la sua sposa a raccontare dell’inevitabile reciproca estraneità
di Elvira Federici

Bizzarria dell’Antologia
Qual è lo stato di salute della poesia oggi in Italia? Due antologie a confronto
di Daniela Matrònola

All’estrema ricerca di sé
L’avventura è anche donna: i romanzi originali, belli e potenti di Catherine Poulain e Amy Liptrot
di Maria Vittoria Vittori

PRATICHE

Essersi reciprocamente straniere
Un gruppo di volontarie di Torino, Ewivere, lavora da 15 anni con le immigrate, insegnando loro la lingua, ma anche a usare i servizi o a fare espressione corporea e teatro. Ecco la storia del loro percorso con Soumia, Dipika e Tina e altre
di Antonia Inghingalo

A/MARGINE

Scatti come racconti
Il diario dolente di una città nelle foto di Letizia Battaglia in mostra al Maxi di Roma
di Patrizia Larese

Artemisia fuori dall’ombra
Una mostra a Roma smentisce i luoghi comuni sulla pittrice – che un brutto libro ha tentato di riaccreditare – facendo emergere la grandezza dell’artista
di Giuliano Capecelatro

LETTURE

Blavatsky maga e avventuriera (Francesca Serra)
di Daniela Daniele

Gatti tra le pagine
Maria Vittoria Vittori

Le bufere della storia (Francesca Romana Mormile)
di Maria Vittoria Vittori

Imparare la danza delle api (Barbara Bonomi Romagnoli)
di Nadia Tarantini

Un passato che non passa (Anna Giurickovic Dato)
di Maria Vittoria Vittori

Nei labirinti del male (Javier Marìas)
di Nadia Tarantini

Anima libera (Sara Colaone)
di Maria Vittoria Vittori

Radici annodate (M.T. Pellegrini Raho)
di Clelia Mori

UNDER/15
Mini modella  (Clémentine Beauvais)
di Sara Bennet

PICCOLI
a cura di Sara Bennet

Sotto il vulcano (Patrizia Rinaldi)
di A.M.C.

La bimba e il suo porcello (Matilde Serao)
di A.M.C.

Una leggenda vivente (Chiara Carminati)
di S.Be.

RUBRICHE

≡ IN/VERSI
L’orizzonte etico del proprio tempo
a cura di Maria Clelia Cardona

≡ IN/NOTE
Le compositrici 2017
a cura di Loredana Metta

≡ NEWS 
a cura di Giulia Crispino